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L’Inferno di Dante nei Borghi più belli d’Italia

Un Progetto di Turismo Culturale ideato da Domenico Maria Corrado e realizzato da Elledi 91 s.r.l e Tappeto Volante S.r.l. che ha come obiettivo la valorizzazione e lo sviluppo turistico dei Borghi Antichi e dei Centri Storici più significativi e suggestivi dei Comuni d’Italia, soprattutto nei periodi di destagionalizzazione dei flussi turistici ordinari, nato dalla evoluzione della entusiasmante esperienza maturata alle grotte di Pertosa in provincia di Salerno.

…In 5 anni più di 150mila turisti spettatori hanno attraversato il gran labirinto di grotte e percorsi creato dalle acque impetuose del Fiume negro e che è diventato per un poco teatro. Si recita "L'inferno di Dante" realizzato da Domenico Maria Corrado e dai suoi molti compagni attori, scenografo (Mario Paolucci), costumista (Maria Pennacchio), artisti a immaginare e realizzare sculture, videoinstallazioni, luci e suoni (Ciro Vitale, Pierpaolo Patti, Franco Polichetti, Matteo Plantamura). La colonna sonora del percorso è firmata da Enzo Gragnaniello. Sognatori capaci di addentrarsi nel gran labirinto buio per trasformare tutto in visione colorata quanto di meno concreto esista al mondo, l'Inferno. Riletto poi attraverso i versi di Dante Alighieri. Proprio quelli che ci lasciammo alle spalle negli anni, lontani o vicini, del liceo. Con tanto di "sommo poeta" a raccontare come e perché "nel mezzo del cammin di nostra vita...". Versi e anche conversazioni più lievi e prosaiche, con Virgilio e Caronte "con gli occhi di bragia" che esce fuori all'improvviso dalle acque scure facendo sussultare gli spettatori che arrancano cercando i propri frammenti di memoria. Con il racconto struggente e disperato dell'amore di Paolo e Francesca, con Farinata degli Uberti e Pier delle Vigne che chi se li è mai potuti dimenticare. E con diavoli sputafuoco e diavolesse dagli sguardi perversi. Un po' gioco e un po' lezione. Ma resa leggera come un viaggio fantastico, dove il gruppo di viaggiatori si guarda intorno rapito dalla bellezza di quanto sta vedendo

"Per me si va nella città dolente..." Fiammelle inquiete brillano nella maestosa grandezza delle Corti dei giardini e delle viuzze del centro storico in cui compaiono improvvise le anime erranti, attori per dire qualche verso e svanire via rapidi nel buio, diventatati colonne di pietra. Il Conte Ugolino ripete all'infinito la sua disperazione. Più avanti una somma di orrori del nostro tempo è l'inferno nostro contemporaneo. Poi si esce fuori "a riveder le stelle".
Queste sono in sintesi le emozioni e le suggestioni che l’Inferno di Dante nei borghi più belli d’Italia, restituisce alle migliaia di persone che vi assistono.

Esso è ambientato e recitato lungo un itinerario di circa un chilometro in quello che è il nucleo originario della città che lo ospita, certamente costituito da avvincenti labirinti, edifici storici, casali antichi, cortili memorabili, giardini occultati, vicoli stretti e ruderi fatati, tutti risalenti almeno un secolo addietro.

Noi crediamo che l’evento si presti molto bene ad essere rappresentato nei cortili, nei giardini, negli antichi palazzi e nelle suggestive viuzze del Vostro Centro Storico, che per la sua conformazione da la possibilità di sviluppare un viaggio nell’immaginario Dantesco, contrappuntato da 9 soste in altrettanti luoghi dove dar luogo alle performance che restituiscono allo spettatore il fascino e la magia del viaggio intrapreso dal Sommo Poeta per attraversare il regno dei morti.

Lo spettacolo viene rappresentato da circa 35 attori, attrici, ballerini, mimi, cantanti e mangiafuoco, che dislocati nelle nove postazioni ripetono la propria performance tante volte quant’è il numero delle persone partecipanti, divise in gruppetti da 40/50 unità, opportunamente guidati ed accompagnati da Dante in persona.

Ogni “location” individuata, di concerto con le SS.VV, dopo opportuno sopralluogo, viene adeguata scenograficamente ed opportunamente attrezzata con pedane, impianti luci e fonici ed elementi scenografici, forniti dalla scrivente che identificano il cerchio in essa allocato.

“Nell’Inferno di Dante nei Borghi più belli d’Italia”, Il pubblico viene diviso in gruppi da 40/50 unità, affidato ad un “Dante” ed in compagnia di questi, attraversa i “dieci cerchi dell’Inferno”, immaginato dal Sommo Poeta, ed in ognuno di essi, incontra il personaggio o i personaggi che più lo caratterizzano, e con essi o grazie ad essi si dà, “corpo”, “musica”, “immagine” e “vita” ai versi del Poeta.

Con l’ausilio di una struggente ed inedita colonna sonora, e con 35 tra attori, comparse e ballerini, ma soprattutto con la “Poesia di Dante”, lo spettacolo è un vero e proprio evento. Unico. Emozionante. Suggestivo.

Dante, accoglie il pubblico proprio alla sommità dell’erta” e dopo aver “recitato” per intero il primo canto dell’Inferno introduce il proprio gruppo di spettatori – visitatori, nel labirinto del centro storico fino ad incontrare prima Virgilio e poi Beatrice nella prima delle 9 soste che descrivono il loro incontro, usando a volte gli stessi versi del Sommo Poeta altre volte un riassunto drammaturgico incisivo e descrittivo.
Attraverso poi la porta che reca la famosa dicitura “per me si va nella città dolente…” il pubblico, sempre in compagnia del suo Dante, viene “aggredito” da Caronte, con il quale attraversa il percorso che lo inoltra nel Labirinto infernale. Si approda quindi al 1° cerchio, qui Dante riassume la funzione del cerchio ed indica Omero, Orazio, Ovidio e Lucano. Superando la ritrosia del “Diavolo Minosse” il Pubblico arriva nel secondo cerchio, dove incontra Paolo e Francesca, qui il Dante, recita i versi poetici del quinto canto. Si attraversano poi il terzo il quarto ed il quinto cerchio, incontrando via via, i Diavoli: Cerbero, Pluto, e Flegias, messi a guardia di ognuno dei cerchi, e le anime dei peccatori che in essi scontano la loro pena. In prossimità del sesto cerchio, una schiera di Diavolesse, con una “Pantomima Tarantolata”, blocca il passo al Dante ed al suo gruppo, impedendogli di proseguire, fino all’arrivo del Nesso del Signore, che aprirà la Porta della “Citta di Dite” e consentirà al gruppo di proseguire. Nel sesto cerchio, ambientato nella cosiddetta “Grande Sala” il pubblico incontra “Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti, che si intrattengono con il Dante, recitando i versi della Commedia. A seguire poi, si incontrano Pier delle Vigne, trasformato in albero di Pruno, Ulisse e Diomede, il Conte Ugolino ed infine Lucifero.
E “quindi uscimmo a riveder le stelle!!!”

Lo spettacolo è disponibile in ogni periodo dell’anno.

Le Amministrazioni Comunali, le Pro loco e le associazioni interessate all'evento possono, per maggiori informazioni contattare direttamente la Elledi 91 allo 0818631581 oppure scrivere una mail ad info@tappetovolante.org


 

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