I Menecmi di Plauto
L’adattamento in chiave moderna con canzoni è di Fabio Pisano. Protagonisti Enzo Varone, che firma anche la regia, e Gennaro Morrone. Gli altri interpreti sono Antonio Vitale, Pina Giarmanà, Tina Gesumaria ed Elena Fattorusso.
Scene di Peppe Zarbo, musiche di Liberato Santarpino, costumi di Gina Oliva.
La storia è quella nota. Due gemelli, che il caso ha separato da bambini, si trovano a vivere ignari l’uno dell’altro nella stessa città. Lo scambio di persona, che la perfetta somiglianza rende inevitabile, dà avvio alla vicenda comica. Da questo espediente scaturisce una serie infinita di equivoci, ambiguità, incomprensioni, fraintendimenti ed errori che sfociano in situazioni esilaranti capaci di far divertire il pubblico dall’inizio alla fine. Un servo, un parassita, una moglie gelosa, una tenera amante si trovano coinvolti in una serie di situazioni paradossali che scardinano l’ordito delle convenzioni quotidiane, portando i due protagonisti sull’orlo della follia, fino a che l’atteso riconoscimento non risolve l’intrigo. “Mi sono divertito nell’adattamento – racconta Pisano – anche perché ho lasciato tutti i punti cardine dell’opera di Plauto come ad esempio i caratteri dei personaggi. Nello stesso tempo ho cercato di renderlo più leggero inserendo le canzoni che mi sono sembrate una novità rispetto alle altre riscritture fatte de I menecmi”.
Lo spettacolo, realizzato nel monumentale Teatro Di Costanzo Mattiello in via Sacra a Pompei è esclusivamente riservato alle scolaresche di scuola media e istituti superiori ed è integrato con la visita guidata degli scavi di Pompei, per rendere l’esperienza assolutamente partecipata, indimenticabile e didatticamente completa.
La visita agli Scavi dura circa un ora e trenta minuti ed è accompagnata da esperti assistenti didattici e/o da guide specializzate nella didattica, essa può essere effettuata prima o dopo la rappresentazione teatrale a seconda delle esigenze.
Il Teatro di Costanzo Mattiello dista dall’ingresso di Porta Anfiteatrodegli scavi di Pompei circa 400 metri.
Scene di Peppe Zarbo, musiche di Liberato Santarpino, costumi di Gina Oliva.
La storia è quella nota. Due gemelli, che il caso ha separato da bambini, si trovano a vivere ignari l’uno dell’altro nella stessa città. Lo scambio di persona, che la perfetta somiglianza rende inevitabile, dà avvio alla vicenda comica. Da questo espediente scaturisce una serie infinita di equivoci, ambiguità, incomprensioni, fraintendimenti ed errori che sfociano in situazioni esilaranti capaci di far divertire il pubblico dall’inizio alla fine. Un servo, un parassita, una moglie gelosa, una tenera amante si trovano coinvolti in una serie di situazioni paradossali che scardinano l’ordito delle convenzioni quotidiane, portando i due protagonisti sull’orlo della follia, fino a che l’atteso riconoscimento non risolve l’intrigo. “Mi sono divertito nell’adattamento – racconta Pisano – anche perché ho lasciato tutti i punti cardine dell’opera di Plauto come ad esempio i caratteri dei personaggi. Nello stesso tempo ho cercato di renderlo più leggero inserendo le canzoni che mi sono sembrate una novità rispetto alle altre riscritture fatte de I menecmi”.
Lo spettacolo, realizzato nel monumentale Teatro Di Costanzo Mattiello in via Sacra a Pompei è esclusivamente riservato alle scolaresche di scuola media e istituti superiori ed è integrato con la visita guidata degli scavi di Pompei, per rendere l’esperienza assolutamente partecipata, indimenticabile e didatticamente completa.
La visita agli Scavi dura circa un ora e trenta minuti ed è accompagnata da esperti assistenti didattici e/o da guide specializzate nella didattica, essa può essere effettuata prima o dopo la rappresentazione teatrale a seconda delle esigenze.
Il Teatro di Costanzo Mattiello dista dall’ingresso di Porta Anfiteatrodegli scavi di Pompei circa 400 metri.
RISERVATO ALLE SCOLARESCHE
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
081 863 1581 – 339 1888611
info@tappetovolante.org
www.tappetovolante.org
COSTO BIGLIETTI
Unico € 13,00 (Spettacolo + Visita guidata agli scavi di Pompei)
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081 863 1581 – 339 1888611
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Unico € 13,00 (Spettacolo + Visita guidata agli scavi di Pompei)
Prenota
Come Arrivare
Dove Siamo Il Teatro Di Costanzo-Mattiello e in Via Sacra c/o Centro Educativo B. Longo a Pompei (NA) |
|
Come Arrivare |
|
In Autobus da
sud |
Uscita Autostrada A3 –
Pompei Est-Scafati Direzione Pompei –Via Lepanto Alla rotonda prendere la 3 uscita SS 18 Tirrena Inferiore Proseguire diritti fino alla Rotonda antistante la stazione FS e quindi girare a Desta su via Sacra. Siete Arrivati |
In Autobus da Nord |
Uscita Autostrada A3 –
Pompei Ovest Girare a Sinistra - Direzione Pompei – SS 18 Tirrena Inferiore – Via Plinio Alla rotonda prendere la 1 uscita SS 18 Tirrena Inferiore Proseguire diritti fino alla Rotonda antistante la stazione FS e quindi girare a Sinistra su via Sacra. Siete Arrivati |
In Treno FS |
Fermata Pompei. |
In treno
Circumvesuviana |
Fermata Pompei Santuario,
poi percorrere via Piave Fino alla piazza del Santuario, poi oltre i
giardini percorrere Via Sacra fino alla fine |
Prenota
Commenti
stupendo!!!!!!!
non avevo mai visto niente del genere,é una coa meravigliosa, indescrivibile,anch se per martedì ci devo fare la relazione sopra
MAGNIFICO!!!!!
La fortuna ha voluto che il nostro "APOLLO" fosse ancora S.Mazza; al solito grande interpretazione e suggestivo allestimento con belle trovate sceniche.Mozzafiato il percorso e le grotte,assolutamente da rivedere.Considerateci già dei vs per l'Eneide a Paestum
sublime
sublime la scenografia naturale delle grotte di Castelcivite in simbiosi con l'atmosfera sapientemente creata dagli attori e dal loro recitare. Uno spettacolo unico che fa riscoprire sotto una "luce" diversa il meraviglioso mondo sotterraneo delle grotte. Da vedere e rivedere senza alcun dubbio
orfeo ed euridice
è un importantissimo evento culturale ed artistico. Domenico Corrado che é artista di talento e coraggio ha costruito un spettacolo di grande forza evocativa con trovate di leggerezza ironica (Minosse ) e di poetica commozione ( Pavarotti..). E con l'allegria di un can can in pieno inferno... Ma lo sa Corrado che la "Mattinata" di Leoncavallo é stata composta guardando gli Alburni?
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