Locandina

Note di Regia

Uno studio che parte dall’ approfondita ricerca sulla figura di Francesco II di Borbone e approda alla sovrapposizione “spettrale” col  giovane principe di Danimarca. I rapporti drammaturgici dell’Amleto di Shakespeare che si fanno pre-testo per raccontare, combaciando alla perfezione,  ciò che accadeva alla corte di Napoli nell’estate del 1860.  L’assoluta fede cristiana  di Francesco II,  che lo rende sicuramente gran conoscitore di S. Agostino, tra i primi cristiani a parlare di essere e non essere; il tradimento subìto da un “cousin” ( cugino); l’esitante azione – reazione al tradimento e alla vendetta; il rapporto giovane-re col padre defunto ricordato e riconosciuto come gradissimo sovrano; l’ambiguo rapporto d’amore e devozione tra  Francesco II e Maria Sofia, come Amleto e la giovane Ofelia; l’attesa del condottiero generale Garibaldi, come l’attesa del giovane Fortebraccio: il suo arrivo, la sua delusione, i morti, la morte  e la calunnia, la deposizione illegittima di un re, l’inganno; la finta follia del giovane principe di Danimarca come la probabile finta “scemità” dell’ultimo sovrano di Napoli;  l’incarico a un ennesimo Orazio di raccontare  la vera storia; Il 14 febbraio, giorno di S. Valentino, cantato dalla disperazione  di Ofelia  e ultimo giorno del regno delle due Sicilie;  atto I scena prima:  Piazzola davanti al Castello di Elsinore. Notte fonda. FRANCESCO è al suo posto di guardia…

 Un’intuizione che si fa studio, una ricerca che sperimenta l’efficacia, l’efficacia che si con-forma, la forma che diventa performance.
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